Dalla fine del Cinquecento la Confraternita assunse la denominazione di S.S. Trinità dei Pellegrini, dandosi come scopo precipuo di fornire ospitalità e assistenza ai pellegrini.
Nel Seicento vennero costruiti la sacrestia e il campanile, mentre alla fine del secolo, accanto alla chiesa fu edificata l’aula di riunione dei confratelli, interamente dipinta ad affresco con finte architetture e due immagini raffiguranti “Il sacrificio di Isacco” e “Abramo alle querce di Mamre”, opera del pittore cremonese Pietro Cavatorta.
La chiesa conserva altari con sculture e stucchi pregevoli assegnabili al XVIII secolo. Le tele che facevano parte dell’apparato decorativo sono oggi conservate al Museo dei Campionissimi e rappresentano un capitolo importante della storia artistica dell’oratorio e della città intera: sono due grandi tele di Gio Raffaele Badaracco (“Dio Padre con angeli portacroce” e la “Comunione degli Apostoli”), la pala dell’altare maggiore, “La S.S. Trinità” , opera settecentesca del pittore novese Giovan Battista Chiappe, due tele settecentesche del genovese Francesco Campora (Madonna col Bambino e San Carlo Borromeo), una “Deposizione” del 1789 ed una “Crocifissione” di Gian Lorenzo Bertolotto
Indirizzo | Via Cavanna |
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Latitudine | 44.7589373 |
Longitudine | 8.7818774 |
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